Piero della Francesca e le corti rinascimentali
Conosciamo Piero della Francesca, il teorico della prospettiva e il genio pittorico del Rinascimento; viviamo le sue terre e entriamo negli antichi palazzi delle corti rinascimentali presso le quali ha lavorato; ammiriamo le sue opere tra Toscana, Umbria e Marche.
Piero della Francesca nacque a Sansepolcro nel 1410 e morì il 12 Ottobre 1492. Questo è il segno che era il punto di connessione tra il vecchio stile e il Rinascimentale.
In questo itinerario visiteremo la Valtiberina (l'alta valle del Tevere). Vedremo città, le faccie, il fiume, gli alberi e le stesse nuvole delle sue opere, e da Firenze a Urbino scoprirete più parti della sua vita artistica:
1° giorno: arrivo a Firenze
2° giorno: visita della città e della Galleria degli Uffizi; alla Galleria degli Uffizi troviamo il dittico con i ritratti di Federico da Montefeltro e di sua moglie Battista Sforza.
3° giorno: transfer ad Arezzo: per l'abside della chiesa di San Francesco, Piero ha avuto l'impegnativo incarico di raffigurare la Leggenda della Vera Croce, tema molto diffuso nella narrativa figurativa del tardo Trecento e ispirato alla Leggenda Aurea di Jacopo da Voragine.
Grazie al restauro, terminato nel 1999, l'opera si può ammirare in tutto il suo splendore mentre nel Duomo si trova la Maddalena.
Transfer a Sansepolcro.
4° giorno: Sansepolcro, paese natale di Piero, conserva all'interno del Museo Civico opere pregevoli come la Resurrezione, la Madonna della Misericordia, il San Giuliano e il San Ludovico.
Transfer ad Anghiari, e visita del borgo medioevale situato in posizione panoramica dominante la Valtiberina. L'anima dell'antico borgo si riflette nei vicoli che si intersecano irregolari, nei balconi fioriti, nelle case ben curate del centro; Palazzo Marzocco è sede del Museo della Battaglia d'Anghiari mentre il Museo Statale di Palazzo Taglieschi, situato nella stessa piazzetta del precedente, è sede di un'importante raccolta di frammenti architettonici, sculture, affreschi staccati e dipinti significativi dell'arte e delle tradizioni popolari dell'Alta Valle del Tevere.
5° giorno: Visita della città di Perugia: la Galleria Nazionale dell'Umbria, che ha sede all'interno del Palazzo dei Priori, conserva di Piero il celebre Polittico di Sant'Antonio.
Sulla strada del ritorno, tappa a Monterchi, per ammirare la Madonna del Parto, opera fra le più importanti del Quattrocento italiano, unica per il soggetto che ritrae.
6° giorno: trasferta a Urbino e visita della città: intorno alla metà del Quattrocento Piero si reca a lavorare ad Urbino e a Rimini per la corte dei Montefeltro.
Nel Palazzo Ducale di Urbino si possono ammirare due mirabili opere di Piero, La Madonna di Senigallia e La Flagellazione.
7° giorno: spostamento a Rimini: qui Piero venne chiamato da uno dei più feroci condottieri del Quattrocento, Sigismondo Pandolfo Malatesta, duca della città.
Nella Cappella delle Reliquie, all'interno del Tempio Malatestiano, Piero dipinge il San Sigismondo e Sigismondo Pandolfo Malatesta, raffigurante il tiranno inginocchiato davanti al santo patrono.
Rientro a Urbino.